30/01/2019

Cosa cercano le aziende?
Le professioni più richieste

Non c'è dubbio che l'avvento della tecnologia abbia completamente rivoluzionato il mondo del lavoro: le nuove tecnologie si sono affermate in ogni tipo di settore richiedendo nuove figure qualificate. Già oggi qualunque forma di business utilizza almeno un software, un applicativo o altri strumenti digitali per semplificare le attività ed aumentare l'efficienza.

I lavori più ambiti si ottengono con una formazione universitaria e un'alta specializzazione in ambito IT. La laurea oggi è fondamentale e con il passare degli anni sarà sempre più richiesta, infatti la maggior parte delle aziende riconoscono un alto valore ai titoli di studio.

Dunque si punta sempre di più a figure con un alto livello di conoscenza nel settore in cui sono specializzate. Ma quali sono le figure più ricercate dalle aziende in ambito tecnologico?

  • Analista di dati: una figura che si occupa di elaborare dati e fornire report quantitativi e qualitativi con informazioni utili internamente all'azienda oppure per i clienti.
  • Reputation manager: una nuova specializzazione che si occupa di monitorare e trovare le conversazioni online che riguardano un brand o uno specifico settore di mercato. La ricerca avviene sulla base di una lista di parole chiave e i dati raccolti vengono analizzati per individuare i trend nelle conversazioni, i potenziali punti critici e offrire spunti strategici.
  • Progettista software: una figura che progetta, sviluppa, crea, modifica o ottimizza applicativi software sulla base delle esigenze degli utilizzatori.
  • Responsabile della sicurezza digitale: una figura che si occupa dei sistemi informatici e delle reti presenti in azienda al fine di proteggerli da eventuali accessi esterni e di garantire la sicurezza dei dati.

Quest'ultima figura sta diventando sempre più importante per ogni azienda, che necessita di professionisti della cybersecurity per proteggere i propri dati. Sfortunatamente, la disponibilità di esperti in IT con un background specifico in sicurezza rimane un problema critico. Solo in Europa è previsto che lo skill gap in questo ambito arriverà a 350.000 lavoratori entro il 2022.

In ogni caso le aziende si stanno adattando ai cambiamenti tecnologici (la digital transformation) e i candidati dovrebbero fare altrettanto per rimanere al passo coi tempi, attraverso una continua formazione e attenzione rivolta alle evoluzioni del mercato del lavoro.
Ultimamente viene utilizzato il termine "competenze liquide", che sta ad indicare lo sviluppo di attitudini trasversali come la capacità di analisi, di giudizio, la curiosità e il sapersi muovere in situazioni complesse. Queste competenze si adattano a differenti contesti e permettono alle persone di affrontare carriere diverse nell’arco della propria vita, fattore indispensabile dal momento che il cosiddetto "posto fisso" non esiste più.

In conclusione, mentre intelligenza artificiale, automazione, robotica e altre nuove tecnologie offriranno nuovi strumenti per promuovere e sviluppare l'attività, la dote maggiore di ogni dipendente continuerà ad essere quella di incrementare le proprie competenze personali.

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